Fondazione Provinciale della Comunità Comasca

Conviene diventare enti del terzo settore?

Seminario per un’analisi pratica degli aspetti fiscali a tributari della riforma.

7 luglio 2018 ore 10,00

Aula Magna Università degli Studi dell’Insubria

via Sant’Abbondio, 12 – Como

 

Entro la fine di quest’anno gli enti non profit dovranno decidere se diventare o meno un ente del terzo settore e in caso affermativo scegliere la tipologia che meglio risponde alle proprie caratteristiche. Soprattutto per le onlus, se non si vogliono perdere alcuni importanti vantaggi fiscali, è infatti necessario che le modifiche statutarie vengano fatte entro febbraio 2019.

Non è però detto che un ente non profit debba necessariamente diventare un ente del terzo settore. Se in alcuni casi, per esempio per le organizzazioni di volontariato, il passaggio è da considerarsi automatico, per altre, come le società sportive dilettantistiche, la scelta è molto più problematica e sarà probabilmente negativa. Diventare ente del terzo settore può permettere di godere di alcuni importanti benefici, come quelli fiscali per le donazioni, ma non è senza costi. Ci sono infatti diversi oneri amministrativi che potrebbero far sì che il gioco non valga la candela.

Capire quali criteri utilizzare per operare una scelta ragionevole, nella consapevolezza che esistano anche strade alternative, per godere di alcuni dei benefici previsti senza doversi necessariamente accollare questi oneri, è quindi fondamentale e urgente per tutti gli enti non profit.

Per aiutare le organizzazioni del nostro territorio in questo frangente la Fondazione Provinciale della Comunità Comasca, l’Università degli Studi dell’Insubria e il Centro Servizio per il Volontariato dell’Insubria, nell’ambito del Master per Promotori del Dono, hanno organizzato, sabato 7 luglio alle ore 10,00 presso la sede di Sant’Abbondio, un seminario operativo sul tema. Partendo da casi concreti raccolti sul nostro territorio e con l’aiuto di esperti, sarà possibile per tutti i presenti scoprire i criteri che potranno utilizzare per decidere in modo informato e coerente con i propri bisogni e specificità.

Vi chiediamo gentilmente di comunicare la vostra partecipazione scrivendo a alessio@fondazione-comasca.it.

Dopo i saluti istituzionali degli enti organizzatori, interverranno:

  • Stefania Gianoncelli, docente di diritto tributario esperta di fiscalità del Terzo settore
  • Bernardino Casadei, responsabile sviluppo della Fondazione Italia per il Dono e esperto di intermediazione filantropica
  • Maurizio Ampollini, direttore CSV dell’Insubria

SCARICA LA LOCANDINA

Benefici fiscali

Donando alla Fondazione di comunità il donatore, che sia una persona fisica oppure giuridica, può godere dei massimi benefici fiscali previsti dalla legge. Inoltre la Fondazione tutela il donatore da qualunque possibile contestazione.

Quali sono i benefici fiscali previsti dalla legge italiana?

Una persona fisica può scegliere se:

  • detrarre dall’imposta lorda il 30% dell’importo donato, fino ad un massimo complessivo annuale pari a 30.000 euro (art. 83, comma 1 del D. Lgs. 3 luglio 2017, n. 117)
  • dedurre dal reddito le donazioni, per un importo non superiore al 10% del reddito complessivo dichiarato (art. 83, comma 2 del D. Lgs. 3 luglio 2017, n. 117)

Un’impresa può:

  • dedurre dal reddito le donazioni per un importo non superiore al 10% del reddito complessivo dichiarato (art. 83, comma 2 del D. Lgs. 3 luglio 2017, n. 117)