Fondazione Provinciale della Comunità Comasca

Il valore aggiunto del privato sociale nel passato, presente e futuro. Iscriviti alla conferenza!

La tenaglia della crisi, le forbici degli enti pubblici, il giro di vite generale hanno lavorato insieme a ridurre sempre più lo spazio di vita del privato sociale. Eppure, a fronte di ciò, è sempre più diffusa la consapevolezza che il concetto stesso di comunità, per sopravvivere, necessita della presenza appassionata forte, rigenerata delle nostre organizzazioni pronte a spendersi per il bene di tutti.

Le risorse però esistono, occorre saperle attivare: per questo urge una sterzata culturale ed operativa.

Da questa riflessione, andata ad approfondirsi e ad allargarsi negli ultimi anni, la Fondazione Provinciale della Comunità Comasca ha preso slancio per dare al proprio ruolo un significato ancora più attivo. Obiettivo primario è innescare il cambiamento, aiutare gli enti non profit del nostro territorio a trovare nuove strade, a investire in risorse umane e tecnologiche ma soprattutto a prendere coscienza della propria identità.

Dopo il successo dei primi incontri coi prof. Barbetta e Zamagni un’altra conferenza favorirà una riflessione sull’identità e il valore aggiunto del privato sociale nel futuro.

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IL VALORE AGGIUNTO DEL PRIVATO SOCIALE: PRESENTE, PASSATO, FUTURO

  • giovedì 17 novembre, ore 20,45 presso Cometa, “Il futuro è non profit. Il privato sociale come anticipazione di una nuova società“, conferenza di a cura di Pierpaolo Donati docente dell’Università di Bologna. Quando si ragiona sul futuro delle realtà non profit, spesso il discorso rischia di scivolare su toni tristemente difensivi, concentrandosi sull’obiettivo minimale dell’autoconservazione:  come sopravviveranno questi enti ai cambiamenti in atto? In realtà la sfida può e deve essere molto più elettrizzante. Nella società di domani, le imprese sociali avranno tutta la possibilità di guadagnarsi un ruolo nevralgico. La stessa sopravvivenza della comunità (non solo la loro) dipenderà infatti dalla capacità del terzo settore di rilanciarsi, di andare ad assumere una posizione centrale, propulsiva, vitale per tutti. Ma a che condizioni? in seguito a quali passaggi? Scoprirlo può essere decisivo per tutti.

Benefici fiscali

Donando alla Fondazione di comunità il donatore, che sia una persona fisica oppure giuridica, può godere dei massimi benefici fiscali previsti dalla legge. Inoltre la Fondazione tutela il donatore da qualunque possibile contestazione.

Quali sono i benefici fiscali previsti dalla legge italiana?

Una persona fisica può scegliere se:

  • detrarre dall’imposta lorda il 30% dell’importo donato, fino ad un massimo complessivo annuale pari a 30.000 euro (art. 83, comma 1 del D. Lgs. 3 luglio 2017, n. 117)
  • dedurre dal reddito le donazioni, per un importo non superiore al 10% del reddito complessivo dichiarato (art. 83, comma 2 del D. Lgs. 3 luglio 2017, n. 117)

Un’impresa può:

  • dedurre dal reddito le donazioni per un importo non superiore al 10% del reddito complessivo dichiarato (art. 83, comma 2 del D. Lgs. 3 luglio 2017, n. 117)