Fondazione Provinciale della Comunità Comasca

SVILUPPO DELLE CAPACITÀ OPERATIVE ED EFFICACIA GESTIONALE

Per quel che concerne lo sviluppo delle capacità operative delle organizzazioni, così che queste possano essere nelle condizioni migliori per perseguire con efficienza, efficacia ed economicità la propria missione, la Fondazione Comasca potrebbe operare in diversi ambiti ed in particolare:

  1. Attività di erogazione di contributi:
    1. Vincolare i contributi all’individuazione dei punti di debolezza dell’infrastruttura operativa e all’implementazione di processi di miglioramento introducendo specifiche attività di monitoraggio;
    2. Finanziare progetti volti a favorire la riorganizzazioni dell’ente, anche pluriennali;
    3. Finanziamento di investimenti in strumenti d’avanguardia;
    4. Finanziare ricerca su tematiche di utilità sociale.
    5. Scegliere ogni anno un numero contenuto di organizzazioni su cui focalizzare gli interventi al fine di favorirne la crescita.
  2. Identità:
    1. Favorire processi che spingano gli enti a mettere al centro i beneficiari e i donatori;
    2. Promuovere processi volti a ridefinire mission e vision;
    3. Favorire una concentrazione sugli obiettivi attraverso una migliore commisurazione fra attività e risorse disponibili;
    4. Favorire il ricambio delle classe dirigenti e il superamento dell’autoreferenzialità;
    5. Stimolare la pianificazione strategica.
  3. Risorse umane:
    1. Promuovere iniziative volte a valorizzare i volontari ed attirarne dei nuovi;
    2. Promuovere il volontariato di qualità fra i manager;
    3. Favorire l’inserimento dei giovani negli enti non profit, anche con borse di studio;
    4. Finanziare iniziative volte a migliorare e riqualificare le risorse umane;
    5. Favorire la nascita di un luogo di ascolto e supporto per i referenti delle associazioni.
  4. Formazione:
    1. Promuovere la nascita di spazi di formazione, anche in e-learning;
    2. Promuovere la formazione di alcune figure chiave delle organizzazioni;
    3. Favorire lo sviluppo di percorsi formativi interni agli enti;
    4. Sviluppare processi formativi per giovani in alternanza scuola-lavoro;
    5. Promuovere attività di aggiornamento anche in ambito filosofico e sociologico;
    6. Sviluppare le competenze nella gestione dei conflitti interni;
    7. Promuovere lo sviluppo delle capacità espressive interne agli enti;
    8. Promuovere attività finalizzate a formare i consigli d’amministrazione.
  5. Conoscenza:
    1. Promuovere l’analisi comparativa di attività e struttura delle organizzazioni non profit a fine comparativo;
    2. Favorire la raccolta e la condivisione di analisi statistiche e mettere a disposizione strumenti di business intellingence;
  6. Comunicazione ed advocacy:
    1. Promuovendo la divulgazione delle iniziative delle organizzazioni non profit, anche attraverso tavole rotonde per settori;
    2. Individuando quelle norme e prassi che ostacolano il loro operare per promuovere campagne volte a modificarle;
    3. Diffondendo i servizi che erogano le diverse organizzazioni.
  7. Assistenza:
    1. Promuovendo attività di consulenza in vari ambiti operativi (comunicazione, gestione, informatica, fiscale, strategia, ecc.);
    2. Sviluppando servizi di assistenza (gestione personale, progettazione, organizzazione eventi, ecc.);
    3. Favorendo la nascita di una struttura che possa gestire tutti gli aspetti relativi alla sicurezza e alle altre incombenze burocratiche relative all’uso dei beni messi a disposizione da parte di enti pubblici o di altre organizzazioni;
    4. Elaborando liste di potenziali fornitori con competenze specifiche per le non profit anche per quel che riguarda la formazione;
    5. Promuovendo convenzioni con fornitori (assicurazioni, strumentazioni tecniche, software, ecc.);
    6. Garantendo le competenze gestionali minime alle piccole organizzazioni;
    7. Stimolando la nascita di uno sportello per enti in difficoltà.
  8. Condivisione di risorse:
    1. Promuovendo un mercato delle attrezzature dismesse;
    2. Creando un archivio degli spazi potenzialmente utilizzabili per attività di utilità sociale;
    3. Favorendo lo sviluppo di aree dove praticare il co-working;
  9. Partnership e relazioni:
    1. Promuovere sinergie fra le diverse organizzazioni;
    2. Favorire azioni sinergiche (centrali d’acquisto, campagne comuni);
    3. Favorire lo scambio di professionalità fra le organizzazioni;
    4. Favorire i contatti fra le realtà che operano negli stessi ambiti;
    5. Stimolare scambi di buone pratiche;
    6. Favorire i rapporti con le istituzioni del territorio.

 

Benefici fiscali

Donando alla Fondazione di comunità il donatore, che sia una persona fisica oppure giuridica, può godere dei massimi benefici fiscali previsti dalla legge. Inoltre la Fondazione tutela il donatore da qualunque possibile contestazione.

Quali sono i benefici fiscali previsti dalla legge italiana?

Una persona fisica può scegliere se:

  • detrarre dall’imposta lorda il 30% dell’importo donato, fino ad un massimo complessivo annuale pari a 30.000 euro (art. 83, comma 1 del D. Lgs. 3 luglio 2017, n. 117)
  • dedurre dal reddito le donazioni, per un importo non superiore al 10% del reddito complessivo dichiarato (art. 83, comma 2 del D. Lgs. 3 luglio 2017, n. 117)

Un’impresa può:

  • dedurre dal reddito le donazioni per un importo non superiore al 10% del reddito complessivo dichiarato (art. 83, comma 2 del D. Lgs. 3 luglio 2017, n. 117)