Fondazione Provinciale della Comunità Comasca

YouthBank Como alla YouthBank International school per i coordinatori di progetto

Si è conclusa il 2 ottobre a Dublino la autumn school di YouthBank International destinata ai coordinatori dei “giovani banchieri” provenienti da tutto il mondo. Tra gli obiettivi prioritari del network  internazionale, che promuove le tante iniziative tese a responsabilizzare i ragazzi attraverso la creazione di YouthBank, vi è la necessità di condividere le esperienze e conoscere le altre realtà presenti nel globo. Solo attraverso il confronto e l’analisi critica, infatti, è possibile fare di questo progetto un concreto percorso di crescita per i ragazzi coinvolti.

Tra i tanti coordinatori presenti vi era anche Alessio, di YouthBank Como, un programma sostenuto dalla Fondazione Provinciale della Comunità Comasca che da quest’anno è entrato a fare ufficialmente parte del network. Vernon Ringland, Segretario Generale dell’organizzazione internazionale, si è congratulato con la Fondazione non solo per aver creato la prima YouthBank italiana e essere entrata a far parte della rete internazionale, ma anche per aver sostenuto la propria YouthBank con uno sforzo economico molto generoso, segno evidente di quanto l’Organizzazione comasca creda nel progetto, nel suo spirito e nelle sue finalità.

 

TANTI PICCOLI PROGETTI . TANTI  GRANDI(OSI) OBIETTIVI!

Le lunghe giornate di lavoro, carico di contenuti utili per la realizzazione progettuale, non sono state di certo importanti come la condivisione delle varie esperienze: entrare in contatto con altre realtà internazionali è stato motivo di riflessione e valutazione del nostro programma. Un aspetto interessante è stato di certo l’eterogeneità degli obiettivi delle YouthBank del mondo. La YouthBank Irlanda del Nord, ad esempio, nacque per tentare di costruire un futuro migliore attraverso la cooperazione di ragazzi protestanti e cattolici, negli anni in cui a Belfast la situazione tra i due gruppi religiosi era molto tesa; identico è il contesto bosniaco dove le cinque YouthBank, promosse e finanziate dalla Fondazione di comunità di Tusla, mostrano ai ragazzi musulmani, ortodossi e cattolici che in fin dei conti sono parte della stessa comunità e prendersi cura del bene comune significa innanzitutto prendersi cura gli uni degli altri. In Palestina e Kyrghizistan, invece, gli obiettivi prioritari sono di cooperazione internazionale. Dove i governi blindano i confini, la YouthBank opera per riaprirli sia finanziando progetti nei Paesi confinanti, sia cercando di far lavorare insieme ragazzi separati da una linea di frontiera, convinti che questi cittadini di domani operino un giorno per la pace e la distensione. Più a est, per la precisione a Togliatti, in Russia, l’obiettivo della YouthBank è stato declinato dagli stessi ragazzi nella necessità di lottare per un’aria più pulita. La città, famosa non solo per il nome del politico italiano ma anche per essere stata un polo di cooperazione internazionale tra il PCdI  e il partito comunista russo, concretizzatasi con la costruzione di fabbriche automobilistiche e siderurgiche, ha un grosso problema di inquinamento. I ragazzi hanno deciso di cambiare la loro comunità partendo proprio dalla questione più evidente: la priorità del bando emesso lo scorso anno riguardava proprio la necessità di salvare e valorizzare l’ambiente in cui vivono. Infine (come direbbero a Dublino, last not least), ecco l’esempio della YouthBank Moldova, dove la partecipazione alla YouthBank diventa la base per la partecipazione politica in una fragile democrazia, oppure della nostra YouthBank Como, dove l’obiettivo si sposta sul contrasto alla dispersione scolastica, problema che affligge la nostra provincia.

RENDERE I GIOVANI PROTAGONISTI

Ogni minore ha il diritto di esprimere la propria opinione e

lo Stato deve garantire che tale opinione venga presa in seria considerazione dagli adulti.

(Art. 13, Convenzione ONU sui diritti dei minori)

Nonostante la specificità di ogni YouthBank, esiste un fil rouge che unisce tutti gli aderenti al network internazionale. Concordemente a quanto specificato nell’articolo 13 della Convenzione ONU sui diritti dell’infanzia e dell’adolescenza, obiettivo della YouthBank è quello di dare voce ai giovani, permetter loro di essere protagonisti e motori di cambiamento nella loro comunità. I giovani sono i cittadini di domani eppure vengono sempre meno stimolati ad assumersi responsabilità e a sviluppare un pensiero critico. La YouthBank dà responsabilità ai ragazzi, gli mostra come possono essere utili alla loro comunità, dà loro importanza. Finalmente sono loro a valutare i bisogni della comunità, sono loro a decidere le priorità che devono essere affrontate e a scegliere i progetti che ritengono migliori.

Dare responsabilità è una scommessa, questo è certo! Ma la Fondazione è convinta che valga la pena, perchè realizzare una YouthBank non significa semplicemente scommettere su un gruppo di ragazzi, ma sul futuro della nostra comunità!

Vai al sito di YouthBank International!

 

Benefici fiscali

Donando alla Fondazione di comunità il donatore, che sia una persona fisica oppure giuridica, può godere dei massimi benefici fiscali previsti dalla legge. Inoltre la Fondazione tutela il donatore da qualunque possibile contestazione.

Quali sono i benefici fiscali previsti dalla legge italiana?

Una persona fisica può scegliere se:

  • detrarre dall’imposta lorda il 30% dell’importo donato, fino ad un massimo complessivo annuale pari a 30.000 euro (art. 83, comma 1 del D. Lgs. 3 luglio 2017, n. 117)
  • dedurre dal reddito le donazioni, per un importo non superiore al 10% del reddito complessivo dichiarato (art. 83, comma 2 del D. Lgs. 3 luglio 2017, n. 117)

Un’impresa può:

  • dedurre dal reddito le donazioni per un importo non superiore al 10% del reddito complessivo dichiarato (art. 83, comma 2 del D. Lgs. 3 luglio 2017, n. 117)