Fondazione Provinciale della Comunità Comasca

A Erba nascono la rete e il fondo Confluenze

ECCO LA RETE DI 36 REALTA’ NO PROFIT DEL TERRITORIO ERBESE

È stata presentata sabato 23 marzo, in una sala gremita da oltre 50 persone presso la sede dell’associazione giovanile Lo Snodo in stazione ad Erba, “Confluenze – Rete del Terzo Settore erbese” che riunisce 36 realtà no profit del territorio erbese.

“Confluenze è una rete informale che trova le sue origini nel progetto YouthLab – dice Simone Pelucchi, presidente de Lo Snodo – Il risultato di oggi è il frutto di un lavoro di comunità, lungo oltre 2 anni. Nel corso del tempo abbiamo realizzato come Rete diverse iniziative, condividendo il desiderio di ampliare le collaborazioni e l’obiettivo di rendere gli spazi della stazione un punto di riferimento per i giovani e per l’intera comunità. Il desiderio è la promozione della partecipazione attiva dei giovani, e non solo, alla vita del territorio”.

“Il nome Confluenze e il logo – spiega Clarissa Villa de Lo Snodo – sono il risultato di un laboratorio creativo che ha coinvolto tutte le realtà della Rete.
Abbiamo scelto ‘Confluenze’ per le somiglianze tra l’elemento dell’acqua e alcuni valori della rete: l’acqua è fluida, dinamica e generatrice di vita, tutte caratteristiche che noi ritroviamo nella nostra unione; ci piace infatti vedere ogni realtà come una corrente che si unisce ad altre.

Il logo è molto colorato, proprio perché la rete è vivace e carica di energia, al centro vediamo un punto nero che va a rappresentare un punto di incontro.”

A seguire Alessandra Ricioppo, coordinatrice di Casa di Dario, ha letto il manifesto dei valori di Confluenze. “Come comunità ci occupiamo di adulti con disabilità – dice Ricioppo – Aver contribuito alla stesura del manifesto è stato per la rete un sperimento prezioso di ricerca di mediazione e processo collaborativo. Far parte di Confluenze per noi vuol dire essere attivi e attori nel cambiamento e se rileggo il manifesto dei valori ogni passaggio si sovrappone perfettamente alle azioni della nostra Comunità.”

Piena adesione ai valori del Manifesto e alla Rete è stata espressa anche da Roberto Losa, presidente di Cooperativa Shongoti, che dopo aver letto l’elenco delle realtà ad oggi aderenti, ha sottolineato che “la diversità rappresenta l’elemento fondante della rete e immagino Confluenze come una casa con una porta aperta alle persone, alle realtà, ai pensieri e ai sogni”.

 

La Rete Confluenze ha inoltre scelto di aprire un fondo in Fondazione Comasca (https://www.fondazione-comasca.it/fondo/confluenze/), un importante strumento messo a disposizione dalla Fondazione.

“Il male fa notizia, il bene fa rete. Siamo orgogliosi di aver contributo a tutto questo, tramite il fondo, uno strumento nato per agevolare il dono – dice Angelo Porro, presidente di Fondazione Comasca – Grazie a tutti per il grande lavoro e per questo risultato, frutto di un lavoro e una perseveranza incredibili”.

Nel pubblico erano inoltre presenti alcune realtà no-profit del territorio, incuriosite di saperne di più rispetto a Confluenze. La Rete resta infatti aperta a nuove adesioni e per avere maggio informazioni è possibile scrivere a info@losnodo.eu.

Presenti anche diversi Amministratori del territorio: Tiziano Aceti, sindaco Asso; Mirko Donadini, assessore Asso; ⁠Monica Orsenigo, assessore Asso; Alessandra Scanziani, Vicesindaco Alserio; Maddalena Pinti, sindaco Orsenigo; Mauro Bellotti, assessore Castelmarte; ⁠Claudio Sosio De Rosa, Vicesindaco Pusiano; ⁠Barbara Pistono, assessore Proserpio; ⁠Angela Bartesaghi, assessore Albavilla; Francesca Borello, consigliere comunale di Ponte Lambro; Giorgio Berna e Mario Muscari, consiglieri comunali della città di Erba.

QUALI SONO LE REALTA’ COINVOLTE?

Le realtà no profit che compongono la Rete sono 36 e si distinguono per forma giuridica, provenienza e caratteristiche. Confluenze si compone di: “A.I.D.O. – Gruppo Comunale “”Don Livio Galbusera”, Asd Arrocco Lungo Erba, Associazione Arcobaleno, Associazione Dimore Creative ETS, Associazione Fermiamoci, Associazione Tricheco, Attivamente Merone, Banco di Solidarietà di Como, CAI Erba, Caritas Erba, Casa di Dario, Comitato Genitori Carlo Porta, Comitato Genitori Liceo scientifico Galileo Galilei, Comitato Genitori Puecher, Cooperativa Questa Generazione, Cooperativa Shongoti, Cooperativa Sociale Il Melograno, Cooperativa Sociale Noi Genitori, Fashion Guerrilla, Hann Solidarietà internazionale, Il Giardino delle Ore, Il Giardino di Luca e Viola, La Gilda dei Giocatori, Lo Snodo APS, Lumilhub Impresa sociale Società cooperativa, Luminanda, Mani Tese gruppo di Bulciago, Mani Unite per l’Umanità ETS, Nisshash, Open Smile, OVCI La Nostra Famiglia, Primavera ODV, RiciClub, SaltancoraNicolò, Testa di Rapa e Trapeiros di Emmaus ODV.

Benefici fiscali

Donando alla Fondazione di comunità il donatore, che sia una persona fisica oppure giuridica, può godere dei massimi benefici fiscali previsti dalla legge. Inoltre la Fondazione tutela il donatore da qualunque possibile contestazione.

Quali sono i benefici fiscali previsti dalla legge italiana?

Una persona fisica può scegliere se:

  • detrarre dall’imposta lorda il 30% dell’importo donato, fino ad un massimo complessivo annuale pari a 30.000 euro (art. 83, comma 1 del D. Lgs. 3 luglio 2017, n. 117)
  • dedurre dal reddito le donazioni, per un importo non superiore al 10% del reddito complessivo dichiarato (art. 83, comma 2 del D. Lgs. 3 luglio 2017, n. 117)

Un’impresa può:

  • dedurre dal reddito le donazioni per un importo non superiore al 10% del reddito complessivo dichiarato (art. 83, comma 2 del D. Lgs. 3 luglio 2017, n. 117)