Fondazione Provinciale della Comunità Comasca

Diventa promotore del dono, un’opportunità speciale!

Chi è il promotore del dono? Guarda il profilo

Il particolare momento storico che le nostre comunità stanno vivendo incide profondamente in molti aspetti della loro vita sotto tutti i punti di vista: formazione, lavoro, relazioni, servizi.
Il mondo del lavoro infatti sta mutando radicalmente con alcune professioni che sembrano scomparire e la necessità di creare concrete opportunità di impiego per le nuove generazioni, elaborando inedite modalità operative che permettano di utilizzare le tante risorse potenzialmente mobilitabili per il bene comune e che troppo spesso vengono sprecate.
In questo contesto, una delle professioni che sembrano essere richieste è proprio quella di una figura che sia in grado di valorizzare il patrimonio relazionale presente nelle nostre comunità, non solo per dare una risposta al crescente numero di bisogni sociali, ma anche per aiutare tutti coloro che vi operano ad affermare la loro umanità, dando un senso alla propria esistenza, vivendo relazioni vere perché non strumentali e sperimentando emozioni autentiche.

Per questo la Fondazione Comasca e l’Università dell’Insubria stanno dando vita al primo Master per promotori del dono, professionisti in grado di coinvolgere, attraverso l’attività di fundraising, le organizzazioni e le persone nel dono, attivando risorse che altrimenti rimarrebbero latenti.

Si tratta di un percorso altamente qualificante, elaborato dopo oltre due anni di sperimentazione e con un profilo fortemente operativo. (Consulta il calendario provvisorio delle lezioni).

Le caratteristiche principali del Master:

  1. Un approccio multi disciplinare orientato al conseguimento di obiettivi pratici e misurabili;
  2. Un corso che mira a:
    • generare la comprensione dei fondamenti teoretici del dono liberandoci da tanti miti che impediscono di valorizzarne le potenzialità;
    • sviluppare una conoscenza scientifica degli aspetti giuridici, economici, fiscali, sociologici e aziendali utili per operare nella nostra società;
    • approfondire competenze tecniche (project management, uso dei social e di internet, valutazione) necessarie per conseguire i risultati desiderati;
    •  rafforzare le soft skill, ossia le capacità di relazionarsi con gli altri;
    • dotare i partecipanti delle competenze necessarie per mobilitare donazioni e catalizzare le risorse positive presenti nella nostra comunità.
  3. Per conseguire tali obiettivi il corso prevede:
    • 4 conferenze con esperti nazionali sui fondamenti del dono;
    • 10 eventi pubblici volti ad approfondire le tematiche collegate alla raccolta fondi animati da professionisti del settore;
    • 240 ore di lezioni con docenti universitari ed esperti in cui verranno ampiamente utilizzate le simulazioni e in cui gli aspiranti promotori del dono avranno un ruolo attivo e potranno sperimentare quanto stanno imparando;
    • 44 ore di esercitazione di gruppo coordinate da un fundraiser junior per approfondire le tematiche apprese, ma anche per porre le basi per future collaborazioni;
    • 25 ore di lavoro uno a uno con un fundraiser professionista con l’obiettivo di adattare quanto imparato alle specifiche esigenze dell’ente in cui si svolge il tirocinio;
    • Formazione, anche online, per lo sviluppo di un CRM (Customer Relationship Management);
    • Oltre 400 ore di tirocinio per gestire una vera campagna di raccolta fondi ed elaborare un piano annuale di raccolta da implementare una volta concluso il corso;
    • Una piattaforma online per la condivisione del materiale didattico e per la creazione di una comunità di pratica fra tutti i partecipanti al corso.

Per permettere agli interessati di poter cogliere questa opportunità la Fondazione Comasca mette a disposizione dei partecipanti che verranno selezionati risorse finanziare per pagare:

  • La quota d’iscrizione;
  • Un’indennità di 400 euro mensili per i 10 mesi della durata del corso, da maggio 2017 a febbraio 2018;
  • Un tutor personale per 12 mesi che sarà un fundraiser senior che seguirà per questo periodo lo sviluppo e la carriera dello studente-lavoratore;
  • Un contratto di lavoro a tempo determinato per almeno 20 ore settimanali da marzo 2018 a febbraio 2019 come promotore del dono all’interno di una scuola o di una organizzazione non profit;
  • L’acquisto di un software CRM e una quota delle spese di comunicazione collegate alla campagna di raccolta fondi.

Questi sono solo alcuni degli aspetti innovativi di questo speciale percorso pensato non solo per formare professionalmente dei fundraiser di comunità, ma anche per accompagnarli nel primo anno di lavoro all’interno di enti selezionati e opportunamente preparati ad accoglierli.

Per conseguire questi risultati è però necessario un impegno a tempo pieno che da maggio a luglio sarà principalmente di studio e di analisi e da settembre a gennaio sarà essenzialmente di lavoro sul campo presso l’ente in cui verrà svolto il tirocinio.

Per alcuni lo è già stato, il dono può essere anche il tuo futuro, invia il tuo cv a alessio@fondazione-comasca.it entro il 15 marzo 2017 potrai essere selezionato da un ente o un’organizzazione non profit che sta cercando un promotore del dono.

Benefici fiscali

Donando alla Fondazione di comunità il donatore, che sia una persona fisica oppure giuridica, può godere dei massimi benefici fiscali previsti dalla legge. Inoltre la Fondazione tutela il donatore da qualunque possibile contestazione.

Quali sono i benefici fiscali previsti dalla legge italiana?

Una persona fisica può scegliere se:

  • detrarre dall’imposta lorda il 30% dell’importo donato, fino ad un massimo complessivo annuale pari a 30.000 euro (art. 83, comma 1 del D. Lgs. 3 luglio 2017, n. 117)
  • dedurre dal reddito le donazioni, per un importo non superiore al 10% del reddito complessivo dichiarato (art. 83, comma 2 del D. Lgs. 3 luglio 2017, n. 117)

Un’impresa può:

  • dedurre dal reddito le donazioni per un importo non superiore al 10% del reddito complessivo dichiarato (art. 83, comma 2 del D. Lgs. 3 luglio 2017, n. 117)