Fondazione Provinciale della Comunità Comasca

I giovani protagonisti della nostra comunità. “Suoniamo in armonia”

Aiuta Marina, Manuel e Giorgia a realizzare il loro progetto.

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Siamo ormai a ottobre e i giovani che hanno ricevuto un finanziamento dalla nostra Youth Bank sono particolarmente indaffarati. Oltre alla scuola, infatti, stanno lavorando per portare avanti il progetto in cui hanno deciso di impegnarsi.

Ne sanno qualcosa Marina Boselli, Manuel Salvador e Giorgia Sorrentino. Abitano nei pressi di Cadorago e frequentano tutti il liceo Teresa Ciceri a Como. Il loro progetto, intitolato Suoniamo in armonia, ha come obiettivo la diffusione, soprattutto tra i più giovani, della loro comune passione: la musica. Oltre che compagni di classe, infatti, i tre ragazzi sono membri del Corpo Musicale di Cadorago. Quando, grazie a un sostenitore della banda, sono venuti a conoscenza dell’iniziativa Youth Bank, si sono attivati e hanno colto al volo l’occasione.

Per raggiungere il loro scopo, hanno pensato di coinvolgere i ragazzi di terza, quarta e quinta elementare dell’Istituto Comprensivo di Cadorago e Guanzate. A loro viene inizialmente data la possibilità di frequentare un ciclo di lezioni di avvicinamento alla musica; in seguito potranno studiare con dei docenti esperti uno strumento a loro scelta tra quelli proposti. Si formerà quindi una piccola orchestra di fiati che terrà diversi concerti per mettere in pratica quanto appreso.

Oltre alla cultura musicale, quindi, il progetto offre ai bambini un’opportunità di crescere in un ambiente sano e divertente, di stare insieme e consolidare i legami che esistono già tra di loro in quanto compagni di scuola. La musica si dimostra sempre un ottimo collante per i rapporti perché, specialmente in un contesto di musica d’insieme, solo con la collaborazione e l’impegno di ogni elemento il risultato finale risulta “armonioso”.

Ricordiamo che il progetto ha ricevuto un finanziamento di 7500 € dalla Fondazione, ma, secondo le regole del bando, il restante 25% del finanziamento di cui necessitano deve procurarlo chi si occupa del progetto, attraverso attività di raccolta fondi. Così, i ragazzi si sono affidati a donazioni da parte di amici e sostenitori del Corpo Musicale, dei genitori dei bambini e di alcune aziende locali.

Come ci hanno raccontato, non è stato facile garantire il massimo della qualità nelle attività proposte e al contempo rimanere nei limiti del budget. Nonostante le difficoltà iniziali, sono comunque riusciti a garantire ai bambini delle lezioni singole, anziché collettive, per permettere loro di trascorrere più tempo con gli insegnanti e avere progre
ssi più rapidi.

Secondo i tre giovani, si tratta di un’esperienza impegnativa ma gratificante e senza dubbio anche formativa. Sono infatti attivi come coordinatori, seguono le lezioni due ore la settimana, inoltre partecipano alle riunioni per confrontarsi coi genitori dei bambini coinvolti nell’iniziativa. Hanno perciò dovuto creare “armonia” anche tra i loro impegni.

Il tutto, ci auguriamo, sarà ripagato dai risvolti che il progetto avrà nei confronti dell’intera comunità: il progetto vuole essere un aiuto nel combattere la dispersione giovanile, oltre che di diffusione di cultura e intrattenimento, grazie ai concerti.

Margherita Broggio

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